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Ricetta Tiramisù classico senza lattosio

Il tiramisù è uno dei dolci italiani più amati nel mondo. Ma chi ha un’intolleranza al lattosio potrebbe pensare di dover dire addio a questa delizia.

Fortunatamente, con qualche piccola modifica alla ricetta, è possibile godersi un tiramisù classico senza lattosio, altrettanto goloso di quello tradizionale!

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Ingredienti

  • 250 g di mascarpone senza lattosio
  • 200 g di savoiardi
  • 3 uova fresche
  • 100 g di zucchero semolato
  • Caffè q.b. (circa 250 ml, già zuccherato a piacere)
  • Cacao amaro in polvere per spolverare
  • Un pizzico di sale

Procedimento

  1. Preparazione del caffè: Prepara il caffè e lascialo raffreddare in una ciotola larga. Se preferisci, puoi aggiungere un po’ di liquore, come il Marsala o l’Amaretto, per dargli un tocco in più.

  2. Preparazione della crema: Separa i tuorli dagli albumi. In una ciotola, monta i tuorli con lo zucchero fino a ottenere un composto chiaro e spumoso. Aggiungi il mascarpone senza lattosio e mescola fino ad ottenere una crema omogenea.

  3. In un’altra ciotola, monta gli albumi con un pizzico di sale fino a ottenere una consistenza ferma e spumosa. Incorpora delicatamente gli albumi montati alla crema di mascarpone, mescolando dal basso verso l’alto per non smontarli.

  4. Composizione del tiramisù: Immergi rapidamente i savoiardi nel caffè freddo, facendo attenzione a non inzupparli troppo. Poi, disponili uno accanto all’altro in una teglia.

  5. Stendi uno strato di crema al mascarpone senza lattosio sopra i savoiardi. Ripeti l’operazione creando un altro strato di savoiardi inzuppati nel caffè e termina con un ulteriore strato di crema al mascarpone.

  6. Riposo e decorazione: Metti il tiramisù in frigorifero e lascia riposare per almeno 3-4 ore. Prima di servire, spolverizza la superficie con cacao amaro in polvere.

E voilà, il tuo tiramisù senza lattosio è pronto! Un dessert classico e irresistibile, adatto a tutti, anche a chi è intollerante al lattosio. Buon appetito!

Goditi il vero Tiramisù grazie alle compresse LATTASI PLUS

Il tiramisù è uno dei dolci italiani più amati al mondo, con il suo equilibrio perfetto di savoiardi inzuppati nel caffè, crema al mascarpone e una spolverata di cacao. Per chi è intollerante al lattosio, però, questo dessert può rappresentare una vera tentazione da evitare. Fortunatamente, con l’ausilio delle compresse LATTASI PLUS, è possibile godersi il vero sapore del tiramisù senza preoccuparsi delle possibili conseguenze.

Cos’è LATTASI PLUS e Come Funziona?

LATTASI PLUS è un integratore alimentare composto principalmente dall’enzima lattasi. Questo enzima ha la funzione di scomporre il lattosio, lo zucchero presente nei prodotti lattiero-caseari, in glucosio e galattosio, rendendolo facilmente digeribile anche per chi ha difficoltà a metabolizzarlo naturalmente.

Perché LATTASI PLUS è l’Alleato Perfetto per il Tiramisù?

  1. Dosaggio Elevato: Una sola compressa di LATTASI PLUS contiene 15000 FCC di lattasi, un dosaggio ideale per aiutarti a digerire un dessert ricco come il tiramisù.
  2. Resistenza all’acidità: La lattasi contenuta in LATTASI PLUS è resistente all’acidità dello stomaco, assicurando che una buona quantità dell’enzima arrivi nell’intestino tenue per svolgere la sua azione.
  3. Libertà di Scelta: Con LATTASI PLUS, non c’è più bisogno di cercare ricette alternative di tiramisù senza lattosio o di dover evitare del tutto il dessert. Puoi gustarti la versione autentica del dolce senza rinunciare al piacere. Specialmente quando ti ritrovi a dover mangiare fuori casa.

Come Utilizzare LATTASI PLUS con il Tiramisù?

Se desideri concederti una porzione di autentico tiramisù, ti basta prendere una compressa di LATTASI PLUS poco prima di mangiare il Tiramisu. L’enzima inizierà immediatamente a scomporre il lattosio presente nel mascarpone e in altri ingredienti, riducendo così il rischio di manifestare sintomi sgradevoli.

Non rinunciare ai piaceri della tavola e soprattutto a un dolce iconico come il tiramisù. Con l’aiuto delle compresse LATTASI PLUS, puoi goderti il vero sapore e la vera texture di questo dessert italiano senza preoccuparti delle conseguenze. Prova e riscopri il piacere del vero tiramisù!

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Dolci di Halloween senza lattosio

Halloween è una delle festività più attese dell’anno, soprattutto dai più piccoli che non vedono l’ora di vestirsi con i loro costumi preferiti e di ricevere montagne di dolciumi. Ma cosa succede se si soffre di intolleranza al lattosio? Si deve rinunciare a tutti i dolci tipici di questa festa? La risposta è no!

Esistono molte ricette deliziose, completamente prive di lattosio, che possono essere gustate senza paura. Vediamone alcune.

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La sfida dei dolci di Halloween per chi ha intolleranza al lattosio

Halloween è spesso associato alla tradizione di “dolcetto o scherzetto”, dove bambini e adulti si deliziano con un’ampia varietà di dolciumi. Per chi soffre di intolleranza al lattosio, questa festa può rappresentare una vera e propria sfida, dovendo destreggiarsi tra le molteplici offerte dolciarie e le proprie esigenze alimentari.

Il lattosio è lo zucchero naturale presente nel latte e nei suoi derivati. È ampiamente utilizzato nell’industria dolciaria sia per la sua dolcezza naturale che per le sue proprietà leganti, che aiutano a dare consistenza ai prodotti. Cioccolatini, caramelle al latte, torte, pasticcini e molti altri dolci tradizionali possono contenere lattosio. Per una persona senza intolleranze, questo non rappresenta un problema; ma per chi ha difficoltà a digerirlo, consumare questi dolci può portare a sintomi fastidiosi tra cui gonfiore, diarrea, gas, crampi e dolore addominale. Durante una festa come Halloween, in cui il consumo di dolci è al centro delle celebrazioni, questi sintomi possono rovinare il divertimento.

Il dilema non si limita solo al consumo di dolci. C’è anche la sfida di dover leggere attentamente le etichette, chiedere agli ospiti o ai venditori la composizione degli alimenti e declinare molte offerte golose. In molte occasioni, il timore di ingerire lattosio può portare chi è intollerante a evitare completamente i dolci, perdendosi una parte fondamentale della festa.

Durante le festività come Halloween, c’è anche una pressione sociale di partecipare alle tradizioni e alle celebrazioni. Per chi ha intolleranza al lattosio, ciò può portare a una sensazione di esclusione o di essere “diverso”. Mentre gli altri si deliziano senza pensieri, chi è intollerante può sentirsi a disagio o frustrato per non poter fare lo stesso.

Opzioni di dolci di Halloween senza lattosio: non rinunciare alla golosità!

Con un po’ di creatività e pianificazione, è possibile godersi la festa senza rinunciare al piacere dei dolci.

Frutta Secca e Semi
La frutta secca e i semi sono deliziosi, nutrienti e completamente privi di lattosio. Puoi preparare mix di noci, mandorle, nocciole e semi di zucca tostati con una spolverata di sale e spezie come cannella e pepe di cayenna per un twist speziato. Oppure, immergi la frutta secca nel cioccolato fondente (assicurati che sia privo di lattosio) e lasciala raffreddare per gustosi snack al cioccolato.

Biscotti a base di farine alternative
La farina di mandorle, di cocco o di avena sono ottime alternative alla farina tradizionale e non contengono lattosio. Puoi preparare biscotti a tema Halloween usando queste farine e sostituendo il burro con olio di cocco e lo zucchero con sciroppo d’acero o d’agave.

Gelatine di frutta
Usa succo di frutta naturale, agar agar (un gelificante vegetale) e formine a tema Halloween per creare gelatine colorate e golose. Puoi sperimentare con diversi sapori di frutta, come mela e cannella, arancia e zenzero, o melograno e limone.

Dolci a base di avocado
L’avocado, grazie alla sua consistenza cremosa, può essere un sostituto perfetto per ingredienti a base di lattosio in molte ricette dolci. Ad esempio, un “mousse al cioccolato” a base di avocado, cacao amaro, sciroppo d’agave e vaniglia è una delizia sia per gli occhi che per il palato.

Barrette energetiche fatte in casa
Mescola insieme datteri, frutta secca, semi e un pizzico di sale per creare barrette energetiche senza lattosio. Potresti anche aggiungere cacao amaro, vaniglia o spezie come cannella e zenzero per una nota extra di sapore.

Popcorn al caramello senza lattosio
Il popcorn è un alimento versatile e adorato da molti. Puoi preparare un caramello senza lattosio utilizzando sciroppo d’acero, olio di cocco e una pizzico di sale. Versa il caramello sui popcorn e mescola bene, poi lascia raffreddare.

I vantaggi dei dolci senza lattosio: non solo per chi è intollerante!

Mentre il trend dei dolci senza lattosio nasce come risposta alle esigenze di chi soffre di intolleranza, la verità è che queste alternative golose offrono vantaggi che possono essere apprezzati da tutti. Lasciati sorprendere dai benefici dei dolci senza lattosio, che vanno ben oltre la semplice digestione.

Una digestione più agevole
Anche se non soffri di intolleranza al lattosio, il tuo sistema digestivo potrebbe comunque beneficiare di una riduzione di latticini. Molti individui, senza saperlo, possono avere una sensibilità lieve al lattosio che provoca lievi gonfiori o sensazioni di pesantezza dopo aver consumato prodotti lattiero-caseari.

Meno sodio, meno colesterolo
Molti dolci privi di lattosio utilizzano ingredienti alternativi come oli vegetali al posto del burro. Questo può portare a una riduzione del contenuto di sodio e colesterolo nel dolce, rendendolo una scelta più salutare, soprattutto per chi tiene d’occhio la salute cardiovascolare.

Ricchi di nutrienti alternativi
Utilizzando ingredienti come noci, semi, frutta secca e farine alternative, i dolci senza lattosio possono offrire una gamma diversificata di micronutrienti. Ad esempio, l’uso di farina di mandorle può aumentare l’apporto di vitamina E e magnesio.

Ampia varietà di sapori e texture
Sperimentare con ingredienti senza lattosio può portare a scoprire nuove combinazioni di sapori e consistenze. Dall’uso di latte di cocco per cremose mousse al cioccolato, al ricorso alla farina di ceci per biscotti croccanti, le possibilità sono infinite e stimolanti per il palato.

Ideale per diete specifiche
Oltre alle persone intolleranti al lattosio, i dolci senza lattosio possono essere adatti anche per chi segue diete particolari, come la dieta vegana. Molti dolci senza lattosio sono naturalmente privi di ingredienti di origine animale, rendendoli una scelta eccellente per chi cerca opzioni vegane.

Maggiore consapevolezza degli ingredienti
Preparare o scegliere dolci senza lattosio spesso comporta una maggiore attenzione alla lista degli ingredienti. Questa consapevolezza può aiutare a fare scelte alimentari più informate e a sviluppare una maggiore comprensione di ciò che si sta mettendo nel proprio corpo.

Godersi Halloween al 100% grazie alle compresse LATTASI PLUS

Halloween, con la sua esplosione di dolci e golosità, è atteso da grandi e piccini. Tuttavia, per coloro che soffrono di intolleranza al lattosio, questa festività può rappresentare un ostacolo. Ecco dove entrano in gioco le compresse LATTASI PLUS, un vero e proprio alleato per tutti coloro che desiderano godersi ogni boccone senza preoccupazioni.

Cos’è LATTASI PLUS?
LATTASI PLUS è un integratore di lattasi, un enzima fondamentale per scindere il lattosio e renderlo facilmente digeribile. Questo prodotto è stato formulato per chi ha difficoltà a digerire il lattosio, offrendo un’alta qualità ed efficacia nel suo utilizzo.

Una compressa per ogni pasto
La forza di LATTASI PLUS risiede nella sua formula concentrata. Ogni compressa contiene ben 15.000 FCC di lattasi, il che la rende estremamente efficace. Grazie a questa potente dose, basta una singola compressa prima di ogni pasto per godersi ogni delizia senza temere disturbi digestivi causati dal lattosio. Non sarà più necessario rinunciare ai tuoi dolci preferiti di Halloween!

Libertà e serenità nelle scelte alimentari
Con LATTASI PLUS al tuo fianco, le etichette alimentari non saranno più un problema. Sarai libero di gustare ogni leccornia offerta senza l’ansia di possibili conseguenze indesiderate.

Perfetto per le occasioni conviviali
Halloween è sinonimo di condivisione. Grazie a LATTASI PLUS, potrai partecipare a ogni evento, cena o festa, immergendoti a pieno nel divertimento senza dover dare spiegazioni o sentirti a disagio per le tue scelte alimentari.

Un impegno per la tua salute
Oltre alla libertà alimentare, LATTASI PLUS si presta come garante del tuo benessere. Con ingredienti di alta qualità e una formula testata e sicura, potrai affidarti al prodotto sapendo di prenderti cura della tua salute digestiva.

Il fascino di Halloween non dovrebbe mai essere compromesso dai timori dell’intolleranza al lattosio. LATTASI PLUS è qui per garantirti un’esperienza festiva senza intoppi, permettendoti di abbandonarti ai piaceri della tavola con la certezza di un’assistenza digestiva. Con una singola compressa prima di ogni pasto, ricca di 15.000 FCC di lattasi, sei pronto per goderti ogni momento di Halloween al meglio!

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Perché le compresse lattasi non funzionano?

Le compresse di lattasi sono un aiuto fondamentale per molte persone intolleranti al lattosio, consentendo loro di godere di alimenti contenenti questo zucchero senza subire gli spiacevoli sintomi associati all’intolleranza.

Sfortunatamente, non tutti sperimentano lo stesso grado di sollievo usando questi integratori.

Vediamo insieme perchè in molti casi le compresse lattasi non funzionano come previsto.

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Gravità dell'intolleranza

L’intolleranza al lattosio non è una condizione “una taglia unica per tutti”. Varia notevolmente tra gli individui sia per quanto riguarda la gravità che per quanto concerne la manifestazione dei sintomi. Ecco una panoramica più dettagliata sulla gravità dell’intolleranza al lattosio:

La principale causa dell’intolleranza al lattosio è una diminuzione o assenza dell’enzima lattasi nell’intestino tenue. La quantità di questo enzima che una persona produce naturalmente può variare notevolmente, influenzando direttamente la gravità dell’intolleranza.

Intolleranza lieve:
Le persone con una forma lieve di intolleranza al lattosio potrebbero non manifestare sintomi finché non consumano una quantità significativa di lattosio. Potrebbero essere in grado di tollerare piccole quantità di latte o prodotti lattiero-caseari senza avvertire disagio.

Intolleranza moderata:
Individui con intolleranza moderata al lattosio potrebbero iniziare a manifestare sintomi anche con una quantità moderata di lattosio. Questo potrebbe significare che anche un bicchiere di latte o un pezzo di formaggio possono scatenare sintomi come gonfiore, crampi e diarrea.

Intolleranza grave:
Coloro che soffrono di una forma grave di intolleranza al lattosio potrebbero manifestare sintomi anche consumando piccolissime quantità di lattosio. Questi individui devono fare molta attenzione alla loro dieta e assicurarsi di evitare qualsiasi fonte potenziale di lattosio.

La gravità dell’intolleranza può essere valutata attraverso vari metodi. I test del respiro sono comuni, ma alcuni medici potrebbero anche consigliare di eliminare temporaneamente tutti i prodotti lattiero-caseari dalla dieta e monitorare i sintomi.

La prevalenza e la gravità dell’intolleranza al lattosio possono variare anche in base all’etnia. Ad esempio, è più comune in alcune popolazioni asiatiche, africane e native americane rispetto alle popolazioni di origine europea.

Dosaggio di lattasi in ogni compressa

Il dosaggio dell’enzima lattasi nelle compresse è fondamentale per la loro efficacia nella gestione dell’intolleranza al lattosio. Ecco come varia il dosaggio e cosa ciò significa per chi soffre di questa intolleranza.

Sul mercato, esistono diversi prodotti a base di lattasi, ognuno con un proprio dosaggio specifico dell’enzima. Mentre alcuni prodotti possono contenere una bassa concentrazione di lattasi, altri sono formulati con dosaggi più elevati.

Compresse di lattasi a basso dosaggio:
Le compresse con dosaggi ridotti di lattasi potrebbero non fornire un sollievo efficace dai sintomi dell’intolleranza al lattosio, specialmente per chi ha una forma moderata o grave della condizione. In molti casi, per ottenere un effetto desiderato, gli individui potrebbero dover assumere numerose compresse, il che può essere sia costoso che poco salutare, che scomodo.

Compresse di lattasi ad alto dosaggio:
A differenza di molti prodotti con basso dosaggio, esistono compresse di lattasi ad alto dosaggio tipo quelle LATTASI PLUS che offrono una quantità concentrata di lattasi, precisamente 15000 FCC per compressa. Questo elevato dosaggio assicura che una singola compressa sia spesso sufficiente per aiutare la digestione di un pasto completo contenente lattosio. Inoltre, l’assunzione di un alto dosaggio di lattasi non presenta alcuna controindicazione in quanto l’eccesso viene smaltito naturalmente dal corpo.

Non solo un prodotto come LATTASI PLUS può risultare più efficace, ma la sua praticità nel dover assumere solo una compressa a pasto lo rende anche una scelta preferibile per molte persone. Inoltre, si evita il rischio di ingerire un eccesso di eccipienti e altri ingredienti contenuti nelle compresse, cosa che potrebbe accadere se si prendono molte compresse di un prodotto a basso dosaggio.

Quando si cerca un integratore di lattasi risulta quindi importante leggere attentamente le etichette e confrontare i dosaggi. Potrebbe anche essere utile consultare un medico o un farmacista per ricevere consigli su quale prodotto potrebbe essere il più adatto alle proprie esigenze.

Quantità di lattasi per compressa FCC

Il dosaggio dell’enzima lattasi nelle compresse o integratori alimentari viene generalmente indicato in FCC (Food Chemical Codex), un’unità di misura standardizzata che indica l’attività dell’enzima.

Ecco una panoramica dei vari dosaggi FCC che si possono trovare comunemente in commercio:

  1. Bassi dosaggi (da 125 a 2.500 FCC):
    • Questi prodotti contengono una quantità relativamente bassa di lattasi e potrebbero essere indicati per chi ha una leggera intolleranza o per chi vuole consumare una piccola quantità di lattosio. Tuttavia, potrebbero non essere sufficienti per pasti ricchi di lattosio o per persone con intolleranza al lattosio più grave.
  2. Dosaggi medi (da 2.500 a 9.000 FCC):
    • Questi integratori offrono un livello intermedio di lattasi e possono coprire un’ampia gamma di esigenze, a seconda della quantità di lattosio consumato. Potrebbero essere adeguati per pasti con una quantità moderata di lattosio.
  3. Alti dosaggi (10.000 FCC e oltre):
    • Integratori come LATTASI PLUS, che forniscono 15.000 FCC per compressa, rientrano in questa categoria. Questi prodotti sono progettati per offrire un’azione potente e possono essere particolarmente utili per chi ha una forma moderata o grave di intolleranza al lattosio, per pasti particolarmente ricchi di lattosio o per chi, semplicemente, vuole avere la certezza di digerire al meglio il lattosio in un pasto, specialmente fuori casa.
  4. Prodotti speciali con dosaggi variabili:
    • Esistono anche prodotti che permettono una personalizzazione del dosaggio, come ad esempio le gocce di lattasi, che possono essere aggiunte agli alimenti secondo le esigenze individuali.

Quando si sceglie un integratore di lattasi, è importante considerare il proprio livello di intolleranza, la quantità di lattosio che si prevede di consumare e il dosaggio FCC dell’integratore. Alcune persone potrebbero scoprire che, per ottenere il massimo sollievo, possono aver bisogno di sperimentare diversi dosaggi.

Per coloro che desiderano togliersi ogni dubbio e avere la certezza di poter godere di un pasto senza doversi preoccupare dei potenziali effetti collaterali del lattosio, la scelta di un integratore ad alto dosaggio può essere l’opzione più pratica.

Qualità delle compresse lattasi

Quando si parla di integratori alimentari, come le compresse di lattasi, la qualità del prodotto è fondamentale per garantire l’efficacia e la sicurezza. Diverse variabili possono influire sulla qualità di un integratore di lattasi. Ecco alcuni fattori chiave da considerare:

Origine della lattasi:
La lattasi può essere derivata da diverse fonti, tra cui lieviti e funghi. La fonte della lattasi può influire sulla sua capacità di digerire il lattosio.

L’enzima lattasi viene estratto principalmente da due fonti: lieviti e funghi. I metodi di estrazione possono variare a seconda della fonte, ma solitamente includono la fermentazione del lievito o del fungo, seguita da vari processi di purificazione per isolare l’enzima.

Durante la fermentazione, il lievito, tipicamente Saccharomyces cerevisiae, cresce in un ambiente nutriente, producendo naturalmente lattasi che viene successivamente isolata e purificata. Analogamente, il fungo Aspergillus oryzae, quando coltivato in condizioni nutrienti, genera lattasi che, una volta prodotta, subisce processi di purificazione.

L’enzima lattasi proveniente dal fungo Aspergillus oryzae è comunemente ritenuto superiore grazie alla sua resistenza all’ambiente acido dello stomaco. Ciò implica che una quantità maggiore di questo enzima riesce a resistere nella fase gastrica e ad agire nell’intestino tenue, rendendolo potenzialmente più efficace per chi ha un elevato livello di acidità gastrica.

Al contrario, la lattasi derivante dal lievito Saccharomyces cerevisiae, pur avendo un consolidato profilo di sicurezza, è adatta per chi digerisce bene i derivati del lievito. Quest’ultima, essendo generalmente meno costosa nella produzione, può tradursi in un prezzo più abbordabile per gli integratori destinati ai consumatori.

Ingredienti aggiuntivi:
Oltre all’enzima lattasi, molti integratori possono contenere ingredienti aggiuntivi che hanno vari scopi:

Agenti di riempimento: Sostanze come cellulosa microcristallina o amido possono essere utilizzate per dare volume alla compressa o alla capsula.

Stabilizzanti: Aiutano a mantenere l’integrità del prodotto e a prolungare la durata dell’enzima.

Agenti antiagglomeranti: Questi ingredienti, come il biossido di silicio o i sali di magnesio degli acidi grassi, impediscono che le compresse o le capsule si attacchino tra loro durante la produzione e la conservazione.

Rivestimenti: Alcuni integratori di lattasi potrebbero avere un rivestimento per proteggere l’enzima dall’ambiente acido dello stomaco, assicurando che raggiunga l’intestino dove è più necessario.

Vitamine o minerali: Alcuni prodotti possono includere ingredienti aggiuntivi come vitamine o minerali per migliorare l’assorbimento dell’enzima o fornire benefici addizionali.

Coloranti o aromi: Mentre la maggior parte degli integratori di lattasi sono privi di coloranti e aromi, alcuni potrebbero contenerli per motivi estetici o per mascherare un sapore particolare.

È sempre importante leggere l’etichetta di qualsiasi integratore per comprendere appieno ciò che si sta assumendo e garantire che non ci siano ingredienti potenzialmente allergenici o indesiderati.

Tempistica dell'assunzione

La tempistica dell’assunzione dell’enzima lattasi è fondamentale per garantire l’efficacia del prodotto nell’evitare o ridurre i sintomi associati all’intolleranza al lattosio.

L’enzima lattasi serve a scindere il lattosio in due zuccheri più piccoli, il glucosio e il galattosio, che possono essere facilmente assorbiti dall’intestino e metabolizzati dal corpo.

La maggior parte dei prodotti a base di lattasi suggerisce di assumere la compressa o la capsula poco prima di iniziare a mangiare cibi che contengono lattosio. L’obiettivo è di garantire che l’enzima sia presente nell’intestino tenue quando il lattosio arriva, pronto per iniziare la sua azione.

Assumere l’enzima troppo in anticipo potrebbe ridurne l’efficacia, in quanto l’enzima potrebbe essere spinto oltre l’intestino tenue prima che il cibo contenente lattosio vi arrivi.

In caso di pasti prolungati o di occasioni in cui il consumo di cibi contenenti lattosio si estende su un periodo più lungo (ad esempio, un lungo pranzo festivo o una cena fuori), potrebbe essere utile prendere un’altra compressa a metà pasto per garantire una copertura continua.

Alcune persone potrebbero scoprire che per loro è meglio assumere l’enzima lattasi pochi minuti prima di iniziare a mangiare, mentre altre potrebbero aver bisogno di un po’ più di tempo. La chiave è prestare attenzione al proprio corpo e sperimentare per trovare la tempistica ideale.

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Altri disturbi gastrointestinali

L’intolleranza al lattosio è solo una delle molte potenziali cause di disturbi gastrointestinali. I sintomi di tale intolleranza possono somigliare a quelli di altre condizioni, rendendo talvolta difficile una diagnosi accurata senza test specifici. Ecco una panoramica di altri disturbi gastrointestinali comuni:

Sindrome dell’intestino irritabile (SII):
È una condizione funzionale in cui l’intestino non funziona come dovrebbe, ma appare normale quando viene esaminato. I sintomi includono dolore addominale, gonfiore, flatulenza e alterazione del movimento intestinale (diarrea, stitichezza o entrambi).

Malattia celiaca:
È una reazione autoimmune al glutine, una proteina presente in frumento, orzo e segale. I sintomi possono variare da lievi a gravi e includono diarrea, perdita di peso, affaticamento e eruzione cutanea pruriginosa.

Intolleranza al fruttosio:
Alcune persone hanno difficoltà a digerire il fruttosio, uno zucchero presente in molte frutta e in alcuni dolcificanti. I sintomi sono simili a quelli dell’intolleranza al lattosio.

Malattia infiammatoria intestinale (MII):
Include la malattia di Crohn e la colite ulcerosa. Sono malattie autoimmuni che causano infiammazione cronica del tratto digestivo con sintomi come diarrea, sanguinamento rettale, dolore addominale e perdita di peso.

Infezioni gastrointestinali:
Causate da batteri, virus o parassiti, queste infezioni possono causare diarrea, vomito e crampi addominali.

Gastrite:
Infiammazione dello stomaco che può essere causata da farmaci, alcol, infezioni o stress. I sintomi includono bruciore di stomaco, nausea e vomito.

Reflusso gastroesofageo (GERD):
Quando l’acido dello stomaco risale nell’esofago, può causare bruciore di stomaco, rigurgito acido e difficoltà a deglutire.

Intolleranza alla istamina:
Alcune persone non riescono a metabolizzare adeguatamente la istamina presente in alcuni alimenti, causando sintomi come mal di testa, congestione nasale, prurito e diarrea.

È importante sottolineare che, dato l’ampio spettro di sintomi gastrointestinali e le potenziali sovrapposizioni tra diverse condizioni, una diagnosi accurata da parte di un medico è essenziale.

L'efficacia delle compresse LATTASI PLUS

L’intolleranza al lattosio può essere una condizione complessa da gestire, e la chiave per affrontarla efficacemente risiede nella scelta degli integratori di lattasi giusti. A questo proposito, le compresse LATTASI PLUS rappresentano una soluzione ideale per vari motivi.

Sviluppate da intolleranti al lattosio per intolleranti al lattosio hanno i seguenti punti di forza:

1. Dosaggio: Una delle principali caratteristiche di LATTASI PLUS è il suo dosaggio potente. Con 15000 FCC di lattasi per compressa, questo integratore offre un livello di enzima che può gestire un pasto completo, riducendo la necessità di ingerire numerose compresse come potrebbe succedere con prodotti meno concentrati.

2. Origine dell’Enzima: L’enzima lattasi presente in LATTASI PLUS è estratto dal fungo Aspergillus oryzae, noto per la sua resistenza all’acidità dello stomaco. Questa peculiarità assicura che una quantità maggiore di enzima rimanga attiva durante il passaggio nello stomaco, pronta ad agire nell’intestino tenue.

3. Tempistica dell’assunzione: L’importanza di quando prendere l’integratore è fondamentale. LATTASI PLUS, grazie alla sua formulazione, garantisce una digestione ottimale del lattosio quando assunto poco prima o durante il pasto.

4. Dimensioni compresse: la praticità in un integratore è essenziale, soprattutto per chi lo assume regolarmente. Le compresse di LATTASI PLUS sono state progettate per essere piccole e facilmente ingeribili, assicurando che l’assunzione sia comoda e priva di disagi.

5. Qualità del Prodotto: La composizione di LATTASI PLUS è studiata per garantire la massima purezza e qualità. Ogni compressa è prodotta con standard elevati, garantendo l’efficacia del prodotto.

6. Costo-Efficacia: La concentrazione e l’efficacia di LATTASI PLUS offrono un ottimo rapporto qualità-prezzo, rendendo ogni compressa un investimento per il proprio benessere digestivo.

Date le sue eccellenti caratteristiche, LATTASI PLUS potrebbe rivelarsi l’alleato ideale per chi soffre di intolleranza al lattosio. Se hai problemi digestivi legati al lattosio e hai provato altri prodotti senza risultati soddisfacenti, ti suggeriamo di prendere in considerazione LATTASI PLUS e di sperimentare di persona la sua efficacia. Un benessere digestivo ottimale potrebbe essere a portata di mano.

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Quanti intolleranti al lattosio ci sono in Italia e nel mondo?

L’intolleranza al lattosio è una delle intolleranze alimentari più comuni al mondo, e le stime suggeriscono che un numero significativo di individui ne è affetto, sia in Italia che globalmente.

In questo articolo, esploriamo le cifre esatte relative agli intolleranti al lattosio in Italia e nel mondo basate sui dati disponibili fino ad oggi.

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Intolleranza al lattosio: una panoramica

L’intolleranza al lattosio è una condizione in cui l’organismo non è in grado di digerire adeguatamente il lattosio, uno zucchero presente nel latte e nei prodotti lattiero-caseari. Ma come si manifesta e quali sono le sue cause? Approfondiamo il tema.

Che cos’è il Lattosio? Il lattosio è un disaccaride, uno zucchero formato da due zuccheri più piccoli: glucosio e galattosio. È il principale zucchero presente nel latte e nei prodotti lattiero-caseari.

Come funziona la digestione del lattosio? Quando consumiamo prodotti lattiero-caseari, il lattosio entra nel nostro intestino tenue, dove dovrebbe essere scomposto dall’enzima lattasi in glucosio e galattosio, che possono poi essere assorbiti nell’organismo. L’enzima lattasi è prodotto dalle cellule che rivestono l’intestino tenue.

Cosa causa l’intolleranza al lattosio? L’intolleranza al lattosio si verifica quando l’organismo produce quantità insufficienti di lattasi. Senza abbastanza lattasi, il lattosio non può essere adeguatamente scomposto e assorbito. Invece, viene spostato nell’intestino crasso, dove viene fermentato dalle batterie, producendo gas e acidi. Questo porta ai sintomi comuni dell’intolleranza al lattosio.

Sintomi tipici: I sintomi dell’intolleranza al lattosio possono variare da lievi a gravi e possono includere:

  • Gonfiore addominale
  • Diarrea
  • Crampi addominali
  • Flatulenza
  • Alito cattivo

Tipi di Intolleranza al Lattosio:

  1. Intolleranza al lattosio primaria: Questa forma è la più comune e si sviluppa quando la produzione di lattasi diminuisce con l’età, in particolare in popolazioni che non hanno una storia di consumo regolare di latte non cotto oltre l’infanzia.

  2. Intolleranza al lattosio secondaria: Questa forma si sviluppa a seguito di una malattia o di un infortunio all’intestino tenue. Malattie come la celiachia o le infezioni acute dell’intestino, ad esempio, possono ridurre la quantità di lattasi prodotta.

  3. Intolleranza al lattosio congenita: È una rara condizione ereditaria in cui i neonati nascono senza la capacità di produrre lattasi.

Trattamento e gestione: Mentre non esiste una cura per l’intolleranza al lattosio, i sintomi possono essere gestiti limitando o evitando gli alimenti che contengono lattosio. Gli integratori enzimatici, come le compresse di lattasi, possono anche aiutare a scomporre il lattosio se consumati prima di mangiare cibi contenenti lattosio.

L’intolleranza al lattosio è una condizione comune e gestibile che richiede consapevolezza e attenzione nella scelta degli alimenti. Con le giuste strategie e informazioni, chi soffre di questa condizione può godere di una dieta equilibrata e variata senza disagi.

Intolleranti al lattosio in Italia

L’Italia, come molte altre nazioni, ha assistito a un crescente riconoscimento dell’intolleranza al lattosio tra la sua popolazione. Mentre in passato questa condizione poteva non essere facilmente identificata o venire confusa con altre problematiche digestive, la maggiore consapevolezza e l’accesso a test diagnostici specifici hanno permesso di chiarire l’ampiezza e la distribuzione di questo fenomeno nel Paese.

Prevalenza: La prevalenza dell’intolleranza al lattosio varia tra le diverse regioni d’Italia, in parte a causa delle differenze genetiche e culturali. Studi suggeriscono che circa il 30-70% degli italiani adulti può essere intollerante al lattosio in varie misure. Le percentuali sono generalmente più alte nelle regioni meridionali e insulari d’Italia, dove si stima che fino al 70% della popolazione possa essere affetta, mentre nelle regioni settentrionali la percentuale tende a essere leggermente inferiore.

Origini genetiche: La capacità di digerire il lattosio in età adulta è in gran parte determinata dalla genetica. Nei popoli in cui la pastorizia e la produzione di latticini erano pratiche comuni, la capacità di digerire il lattosio si è evoluta come un vantaggio evolutivo. Tuttavia, in alcune regioni d’Italia, dove la pastorizia non era la principale attività agricola, l’incidenza dell’intolleranza al lattosio è rimasta più alta.

Diagnosi e consapevolezza: Negli ultimi anni, c’è stata una maggiore sensibilizzazione riguardo all’intolleranza al lattosio in Italia, il che ha portato a un aumento delle diagnosi. Oltre ai test del respiro (breath test), che misurano l’incremento di idrogeno nell’alito dopo l’ingestione di lattosio, vi sono anche test genetici che possono identificare le varianti associate alla ridotta produzione di lattasi.

Impatto sulla dieta e stili di vita: Con l’aumentare della consapevolezza dell’intolleranza al lattosio, molte aziende alimentari italiane hanno iniziato a produrre alternative senza lattosio o prodotti specificamente destinati a chi ha questa condizione. Ciò ha portato a una vasta gamma di prodotti lattiero-caseari senza lattosio e altri prodotti alternativi disponibili sul mercato. Questa tendenza ha reso più semplice per gli italiani con intolleranza al lattosio mantenere una dieta equilibrata e gustosa senza compromettere la loro salute.

L’intolleranza al lattosio è una condizione comune in Italia, con variazioni regionali nella sua prevalenza. Tuttavia, grazie alla crescente consapevolezza e alle opzioni alimentari disponibili, gli italiani con questa condizione possono vivere e mangiare in modo sano e soddisfacente.

Intolleranti al lattosio nel Mondo

L’intolleranza al lattosio è una condizione diffusa in molte parti del mondo, con prevalenze che variano notevolmente tra le diverse popolazioni e regioni. La distribuzione globale dell’intolleranza al lattosio fornisce interessanti intuizioni sulle abitudini alimentari storiche, la migrazione e l’evoluzione genetica delle popolazioni.

Prevalenza Globale: La prevalenza dell’intolleranza al lattosio varia notevolmente tra le diverse popolazioni. È molto comune in Asia, Africa e tra alcune popolazioni indigene delle Americhe, mentre è meno comune in Europa, specialmente nelle regioni dove la pastorizia e la produzione di latticini hanno avuto un ruolo storico predominante.

  • Asia: In molte parti dell’Asia, come la Cina, la Thailandia e il Giappone, oltre il 90% degli adulti può essere intollerante al lattosio. Questo è legato al fatto che la dieta tradizionale in queste regioni non era basata su prodotti lattiero-caseari.
  • Africa: La prevalenza dell’intolleranza al lattosio varia notevolmente in Africa. Mentre è comune in molte regioni dell’Africa subsahariana, alcune popolazioni di pastori, come i Maasai dell’Africa orientale, mostrano una tolleranza significativamente maggiore al lattosio.
  • Europa: In Europa, la tolleranza al lattosio è generalmente più alta, in particolare nelle regioni del nord come la Scandinavia. Tuttavia, nella regioni mediterranee e in alcune aree dell’Europa orientale, l’intolleranza al lattosio è più comune.
  • Americhe: Le popolazioni indigene delle Americhe tendono ad avere una maggiore prevalenza di intolleranza al lattosio, mentre le popolazioni di discendenza europea nelle Americhe tendono ad avere una tolleranza simile a quella delle popolazioni europee.

Origini Evolutive: L’intolleranza al lattosio negli adulti è lo stato “naturale” o “wild-type” nella specie umana. La capacità di digerire il lattosio in età adulta si è sviluppata come una mutazione in alcune popolazioni in risposta alla domesticazione degli animali e alla successiva introduzione dei latticini nella dieta.

Impatto sulla Dieta Globale: Con la globalizzazione e la migrazione, le diete tradizionali si sono evolute e si sono fuse con altre culture. Ciò ha portato a una maggiore disponibilità di prodotti lattiero-caseari anche in regioni dove l’intolleranza al lattosio è alta. In risposta, il mercato globale dei prodotti senza lattosio è in rapida crescita, soddisfacendo la domanda di consumatori intolleranti al lattosio in tutto il mondo.

Mentre l’intolleranza al lattosio è la norma per la maggior parte degli adulti a livello globale, l’evoluzione, la cultura e la dieta hanno portato a significative variazioni nella sua prevalenza tra le diverse popolazioni. Con l’attuale trend di globalizzazione, è essenziale comprendere queste differenze per soddisfare le esigenze dietetiche di tutti.

Da cosa dipendono questi numeri?

La prevalenza dell’intolleranza al lattosio nelle diverse popolazioni del mondo non è casuale ma è strettamente legata a una combinazione di fattori storici, genetici, culturali e dietetici. Ecco una panoramica dei principali elementi che influenzano questi numeri:

  1. Evoluzione Genetica:
    La tolleranza al lattosio ha avuto origine come una mutazione genetica nelle popolazioni che praticavano la pastorizia. Per queste popolazioni, la capacità di digerire il lattosio in età adulta offriva un vantaggio evolutivo, permettendo l’accesso a una fonte ricca di nutrienti.

    Col tempo, questa mutazione si è diffusa nelle popolazioni dove la produzione e il consumo di latticini erano comuni, mentre è rimasta bassa o inesistente in quelle dove i latticini non erano una componente principale della dieta.

  2. Pratiche Agricole e Dietetiche:
    Regioni con una lunga storia di pastorizia e produzione di latticini tendono ad avere una percentuale più alta di persone tolleranti al lattosio.

    Al contrario, nelle regioni dove la pesca, l’agricoltura o la caccia erano le principali fonti di cibo, l’intolleranza al lattosio tende a essere più comune.

  3. Migrazioni ed Esposizione Culturale:
    La migrazione di popolazioni da una regione all’altra ha portato alla mescolanza di geni e abitudini alimentari. Ad esempio, la migrazione di popolazioni europee in altre parti del mondo ha influenzato le abitudini alimentari e la prevalenza dell’intolleranza al lattosio in quelle regioni.

    L’esposizione a nuove culture e diete può anche influenzare l’adattamento al consumo di latticini. Ad esempio, con l’adozione di diete occidentali in alcune società asiatiche, c’è stata una maggiore esposizione e adattamento al consumo di latticini.

  4. Diagnosi e Riconoscimento:
    La consapevolezza e la capacità di diagnosticare l’intolleranza al lattosio possono variare da una regione all’altra. In alcuni paesi, l’intolleranza al lattosio potrebbe non essere comunemente riconosciuta o diagnosticata, portando a una sottostima della sua prevalenza.

  5. Fattori Ambientali e Biologici:
    Alcune ricerche suggeriscono che l’esposizione precoce ai latticini durante l’infanzia può influenzare la tolleranza al lattosio in età adulta.

    Inoltre, fattori come la salute intestinale e la presenza di particolari microbi intestinali possono influenzare la capacità di una persona di digerire il lattosio.

La prevalenza dell’intolleranza al lattosio a livello globale è il risultato di una complessa interazione tra genetica, storia, cultura e dieta. Questa interazione ha creato un mosaico di tolleranza e intolleranza al lattosio in tutto il mondo.

Gestire al meglio l'intolleranza con le compresse LATTASI PLUS

L’intolleranza al lattosio può rappresentare un ostacolo nella vita quotidiana, specialmente per chi ha un debole per i latticini o non desidera rinunciare a determinate delizie culinarie. Fortunatamente, grazie all’avanzamento della scienza e della ricerca, esistono soluzioni che aiutano a gestire meglio questa condizione. Una delle risposte più efficaci a questa problematica sono le compresse LATTASI PLUS.

Vediamo come possono fare la differenza:

  1. Funzionamento delle compresse:
    L’enzima lattasi è responsabile della scissione del lattosio in glucosio e galattosio, due zuccheri semplici facilmente assorbibili dall’intestino. Chi è intollerante al lattosio ha una produzione ridotta di questo enzima. Le compresse LATTASI PLUS forniscono una dose di lattasi, aiutando così nella digestione del lattosio.

  2. Dosaggio ottimale:
    Con una potenza di 15.000 FCC per compressa, LATTASI PLUS è tra le opzioni più efficaci disponibili. Questa specifica concentrazione è stata studiata per aiutare a digerire un pasto completo che contenga lattosio, semplificando la vita di chi soffre di intolleranza.

  3. Maggiore libertà alimentare:
    Utilizzando LATTASI PLUS, potrai tornare a concederti quei piatti a base di latticini che adori senza il timore di soffrire dei sintomi dell’intolleranza. Che tu desideri una porzione di gelato, una pizza ricca di formaggio o una raclette, queste compresse possono fare la differenza.

  4. Facilità d’uso:
    Basta assumere una compressa poco prima di consumare un pasto con lattosio. Questa comodità rende LATTASI PLUS una soluzione ideale per chi non vuole complicazioni e desidera godersi un pasto fuori casa senza preoccupazioni.

  5. Prevenzione dei sintomi:
    Evitare il gonfiore, i crampi, la diarrea e altri sintomi dell’intolleranza al lattosio è ora possibile grazie all’assunzione di LATTASI PLUS. Questo ti permetterà di vivere la tua giornata con maggiore tranquillità.

Le compresse LATTASI PLUS sono la risposta per chi, pur essendo intollerante al lattosio, desidera godere pienamente dei piaceri della tavola. Una gestione attenta e l’uso di queste compresse permettono di affrontare la vita con meno limitazioni e più serenità.

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La raclette contiene lattosio?

La raclette è uno dei piatti più tradizionali e amati della cucina svizzera e francese. Questo delizioso piatto invernale, che vede il formaggio raclette sciogliersi su patate, verdure e altri ingredienti, è una vera delizia per molti.

Per chi soffre di intolleranza al lattosio, sorge una domanda importante: la raclette contiene lattosio? Scopriamolo insieme in questo articolo!

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Ingredienti tradizionali della raclette

La raclette è un piatto tradizionale molto amato, originario delle regioni alpine della Svizzera e della Francia. La parola “raclette” deriva dal francese “racler”, che significa “raschiare”, e fa riferimento al metodo di raschiare il formaggio fuso su altri alimenti. Di seguito, sono descritti gli ingredienti tradizionali utilizzati nella preparazione della raclette.

Formaggio Raclette
Il cuore della raclette è il formaggio, tradizionalmente un formaggio semi-duro chiamato Raclette, realizzato con latte di mucca. Il formaggio viene tagliato a fette spesse o addirittura una mezza ruota viene riscaldata fino a quando non inizia a fondersi, dopodiché viene raschiato su altri ingredienti.

Patate
Le patate lessate sono uno degli ingredienti chiave del piatto. Vengono solitamente cotte con la buccia per mantenere la consistenza e offrire un sapore terroso che si abbina bene al formaggio fuso.

Sottaceti e Cipolline
Sottaceti e cipolline in agrodolce sono serviti accanto alla raclette, aggiungendo un tocco di acidità che equilibra la ricchezza del formaggio e delle patate.

Carne Affumicata e Salsiccia
Mentre il piatto può essere goduto come un’opzione vegetariana, tradizionalmente la raclette viene servita con affettati come prosciutto, bresaola o salsiccia affumicata. La carne aggiunge una componente salata e saporita al piatto.

Verdure
In alcuni casi, la raclette può essere servita con verdure come peperoni, cipolle o funghi, che possono essere grigliate insieme al formaggio.

Condimenti
A piacere, si possono aggiungere spezie come pepe nero macinato fresco o noce moscata grattugiata per aggiungere ulteriore profondità di sapore.

Abbinamenti
Un buon vino bianco o rosato secco o una birra leggera possono essere serviti con la raclette per completare il pasto.

La raclette è un piatto versatile che permette molte variazioni, ma questi ingredienti rappresentano la preparazione tradizionale che ha resistito alla prova del tempo nelle regioni alpine europee. Le combinazioni di sapore di questi ingredienti creano un’esperienza culinaria calda e soddisfacente, perfetta per riunioni sociali o cene in famiglia durante i mesi freddi.

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Lattosio nella raclette

La raclette, come molti altri piatti a base di formaggio, contiene naturalmente lattosio, poiché il principale ingrediente è il formaggio. Ma cosa significa questo per chi è intollerante al lattosio?

Il Formaggio Raclette e il Lattosio:
La quantità di lattosio presente nel formaggio varia a seconda del tipo di formaggio e del processo di maturazione. In generale, i formaggi stagionati e fermentati contengono una quantità di lattosio inferiore rispetto ai formaggi freschi. Questo accade perché durante il processo di maturazione, i batteri presenti nel formaggio trasformano il lattosio in acido lattico.

Il formaggio Raclette tradizionalmente subisce un processo di maturazione, il che significa che parte del lattosio originariamente presente nel latte viene rotto e trasformato. Tuttavia, non tutto il lattosio viene eliminato, il che significa che il formaggio Raclette può ancora contenere quantità variabili di lattosio.

Livelli di Lattosio:
Mentre il formaggio Raclette contiene meno lattosio rispetto ad alcuni altri formaggi, per le persone con intolleranza al lattosio, anche piccole quantità possono causare sintomi come gonfiore, gas, crampi e diarrea. La tolleranza al lattosio varia da persona a persona: alcune persone possono tollerare piccole quantità di lattosio, mentre altre potrebbero reagire anche con quantità minime.

Altri Ingredienti:
Per quanto riguarda gli altri ingredienti tradizionalmente utilizzati nella preparazione della raclette (come patate, verdure, carni affettate), generalmente non contengono lattosio. Pertanto, il principale contributore di lattosio in una porzione di raclette è il formaggio stesso.

Se si è intolleranti al lattosio e si desidera godersi la raclette, è essenziale prestare attenzione alla quantità di formaggio consumato. Mentre alcune persone potrebbero essere in grado di tollerare una piccola quantità di Raclette senza problemi, altre potrebbero trovare utile prendere un integratore enzimatico come la lattasi prima di consumare il piatto.

Cosa significa per chi è intollerante al lattosio?

L’intolleranza al lattosio è una condizione comune che si verifica quando il corpo non produce abbastanza dell’enzima lattasi, necessario per digerire il lattosio, uno zucchero presente nel latte e nei prodotti lattiero-caseari. Quando una persona intollerante al lattosio consuma alimenti o bevande contenenti lattosio, può sperimentare una serie di sintomi spiacevoli.

Sintomi comuni:

Chi soffre di intolleranza al lattosio può manifestare vari sintomi, tra cui:

– Gonfiore addominale
– Dolore o crampi allo stomaco
– Diarrea o feci molli
– Gas e flatulenza
– Nausea, talvolta accompagnata da vomito

Questi sintomi possono manifestarsi da 30 minuti a 2 ore dopo l’assunzione di cibi o bevande contenenti lattosio.

Raclette e intolleranza al lattosio:

Come discusso in precedenza, la raclette è un piatto tradizionale a base di formaggio, che contiene naturalmente lattosio. Anche se il formaggio raclette, essendo maturato, ha un contenuto di lattosio ridotto rispetto ad altri formaggi, può comunque causare sintomi in persone particolarmente sensibili.

Di conseguenza, chi ha intolleranza al lattosio dovrebbe essere cauto quando decide di consumare raclette. La severità dei sintomi può variare a seconda della quantità di lattosio consumata e della gravità dell’intolleranza individuale.

Gestire l’intolleranza:

Ci sono alcune strategie che le persone con intolleranza al lattosio possono adottare per godersi la raclette senza subire gli effetti collaterali:

1. Porzioni controllate: Mangiare porzioni più piccole di formaggio può aiutare a ridurre la quantità di lattosio ingerita, potenzialmente riducendo o evitando i sintomi.

2. Supplementi di lattasi: Sono disponibili integratori enzimatici che aiutano a digerire il lattosio. Prendendo un supplemento di lattasi prima di consumare cibi con lattosio, molte persone trovano sollievo dai sintomi.

3. Alternative senza lattosio: Se si desidera evitare completamente il lattosio, esistono sul mercato formaggi specifici senza lattosio che possono essere utilizzati come sostituti nella preparazione della raclette.

Se quindi la raclette contiene lattosio, ci sono modi per le persone intolleranti al lattosio di godersi questo delizioso piatto senza soffrire di spiacevoli sintomi. La chiave è la conoscenza, la preparazione e, se necessario, l’uso di supplementi come la lattasi.

Compresse LATTASI PLUS per mangiare la raclette senza sintomi

Per coloro che soffrono di intolleranza al lattosio, consumare un piatto a base di formaggio può sembrare un lusso fuori portata. Fortunatamente, ci sono soluzioni come le compresse LATTASI PLUS, che possono permettere a queste persone di godersi la raclette senza temere i sintomi sgradevoli dell’intolleranza al lattosio.

Cos’è LATTASI PLUS?
LATTASI PLUS è un integratore a base di enzima lattasi, che aiuta a scomporre il lattosio presente nei prodotti lattiero-caseari. Le persone con intolleranza al lattosio hanno una produzione insufficiente di questo enzima nel loro intestino tenue, il che porta a sintomi come gonfiore, gas, diarrea e dolori addominali quando consumano prodotti contenenti lattosio.

Come funzionano le compresse LATTASI PLUS?
Le compresse LATTASI PLUS sono progettate per essere assunte poco prima di un pasto che contiene lattosio. Una volta ingerite, rilasciano l’enzima lattasi, che aiuta a scomporre il lattosio nel cibo, permettendo al corpo di assorbirlo senza problemi.

  • Dosaggio ideale: Con una sola compressa contenente 15000 FCC di lattasi si può tranquillamente digerire un pasto completo contenente lattosio.
  • Effetti rapidi: Le compresse LATTASI PLUS agiscono rapidamente, aiutando a prevenire i sintomi dell’intolleranza al lattosio poco dopo l’ingestione di cibi o bevande contenenti lattosio.
  • Versatilità: Ideali per occasioni speciali come una cena con raclette o qualsiasi altro pasto che include prodotti lattiero-caseari.

Perché scegliere LATTASI PLUS?
Il vantaggio delle compresse LATTASI PLUS rispetto ad altre sul mercato risiede nella loro efficacia, nel dosaggio e nella comodità di trasporto. Ad esempio, le compresse vantano una potenza di 15000 FCC e ciò significa che possono essere efficaci anche con una singola dose.

Le compresse LATTASI PLUS rappresentano una soluzione efficace e pratica per coloro che amano la raclette ma sono intolleranti al lattosio. Grazie a questi integratori, non è più necessario evitare completamente i piaceri dei prodotti lattiero-caseari. Si può godere di una deliziosa raclette in compagnia di amici e familiari senza preoccuparsi degli effetti collaterali sgradevoli.

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La fonduta di formaggio contiene lattosio?

La fonduta di formaggio è un piatto tradizionale, tipico di molte regioni alpine, che vede il formaggio come protagonista assoluto. Immersi in una crema filante e avvolgente di formaggio fuso, pezzi di pane o verdure diventano un boccone irresistibile per molti.

Per chi soffre di intolleranza al lattosio, sorge immediatamente una domanda: la fonduta di formaggio contiene lattosio? La risposta breve è sì, ma andiamo a scoprire i dettagli.

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Ingredienti tradizionali della fonduta

La fonduta di formaggio, amata e celebrata in molte culture, nasce nelle regioni alpine, in particolare tra Italia, Svizzera e Francia. Ogni regione, e talvolta ogni famiglia, ha la sua versione della ricetta, ma ci sono alcuni ingredienti che tendono ad essere universali.

1. Formaggio:

  • Gruyère e Emmental: Questi sono i formaggi più tradizionalmente utilizzati per la fonduta svizzera. Sono entrambi formaggi semi-duri e hanno un sapore ricco e leggermente nocciolato che si fonde magnificamente.
  • Fontina: Un formaggio italiano, spesso usato nelle versioni valdostane della fonduta. È cremoso, con una consistenza vellutata quando fuso.

2. Liquido:

  • Vino bianco: Il vino contribuisce a creare la consistenza liscia e cremosa della fonduta e aggiunge anche un tocco di acidità, che bilancia la ricchezza del formaggio.
  • Acquavite o Kirsch: In alcune ricette, specialmente quelle svizzere, viene aggiunto un tocco di questa acquavite di ciliegia per intensificare il sapore.

3. Aglio

Molte ricette tradizionali iniziano sfregando l’interno della pentola con uno spicchio d’aglio per aggiungere un sottile aroma e sapore.

4. Amido:

  • Amido di mais o farina: Questi ingredienti sono spesso utilizzati per aiutare a stabilizzare la fonduta e prevenire la separazione del formaggio e del liquido.

5. Spezie e condimenti:

  • Noce moscata: Una grattugiata leggera di noce moscata può essere aggiunta per profumare ulteriormente la fonduta.
  • Pepe: Che sia nero o bianco, una spolverata di pepe può dare il giusto tocco piccante al mix.

6. Acido:

  • Succo di limone o aceto: Un po’ di acidità può aiutare a bilanciare la ricchezza e a migliorare la fusione del formaggio.

La chiave per una fonduta di successo è la scelta di ingredienti di alta qualità e una costante attenzione durante la fusione del formaggio per garantire una consistenza liscia e cremosa.

E, naturalmente, non dimentichiamo il pane croccante, le patate o le varie altre verdure da immergere!

Lattosio nella fonduta di formaggio

La fonduta di formaggio, con il suo caratteristico sapore ricco e avvolgente, è una delizia per molti palati, ma può rappresentare una fonte di preoccupazione per chi ha intolleranza al lattosio. Analizziamo quindi la presenza di lattosio in questo gustoso piatto.

1. Il lattosio nel formaggio: Il lattosio è lo zucchero naturale presente nel latte. Tuttavia, la quantità di lattosio nei formaggi varia a seconda del tipo e della durata della stagionatura. Formaggi a lunga stagionatura come il Gruyère, l’Emmental o la Fontina contengono meno lattosio rispetto ai formaggi freschi, poiché durante il processo di stagionatura, il lattosio viene in gran parte degradato dai batteri lattici in acido lattico. Pertanto, in molti formaggi stagionati, il contenuto di lattosio è minimo o quasi assente.

2. Altri ingredienti e lattosio:

  • Vino bianco e acquavite: Non contengono lattosio e quindi non rappresentano una fonte di preoccupazione.
  • Amido di mais e farina: Anche questi ingredienti sono privi di lattosio.

Tuttavia, è sempre importante leggere le etichette degli ingredienti o informarsi, soprattutto se si utilizzano variazioni della ricetta tradizionale o se si aggiungono altri ingredienti.

3. La quantità conta: Anche se la fonduta di formaggio contiene lattosio, la quantità effettivamente consumata in una porzione tipica potrebbe non essere sufficiente a scatenare sintomi in persone con una lieve intolleranza. Tuttavia, per chi ha una forte intolleranza, anche piccole quantità potrebbero causare disagio.

Se sei quindi intollerante al lattosio e desideri gustare una fonduta di formaggio, è possibile scegliere formaggi a basso contenuto di lattosio o quelli stagionati per un periodo più lungo. In alternativa, si possono anche cercare ricette alternative di fonduta senza lattosio.

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Cosa significa per chi è Intollerante al lattosio?

La presenza di lattosio nella fonduta di formaggio potrebbe rappresentare una sfida per chi soffre di intolleranza al lattosio. Per comprendere appieno cosa ciò significhi, analizziamo le implicazioni dell’intolleranza al lattosio e come ciò si rapporta al consumo di fonduta.

1. Intolleranza al lattosio: cos’è?
L’intolleranza al lattosio è una condizione in cui il corpo non produce abbastanza dell’enzima chiamato lattasi, necessario per scomporre e digerire il lattosio. Quando una persona con intolleranza al lattosio consuma cibi o bevande contenenti lattosio, può sperimentare sintomi come gonfiore, diarrea, gas, crampi e mal di stomaco.

2. Fonduta e sintomi dell’intolleranza:
Poiché la fonduta è a base di formaggio, contiene naturalmente lattosio, seppur in quantità variabile a seconda del tipo di formaggio utilizzato. Consumare fonduta potrebbe quindi portare all’insorgenza di sintomi in persone con intolleranza al lattosio. Tuttavia, la severità dei sintomi varia da persona a persona. Mentre alcuni potrebbero avvertire un leggero malessere dopo aver consumato fonduta, altri potrebbero sperimentare sintomi più gravi.

3. La quantità di lattosio nei formaggi stagionati:
Come menzionato in precedenza, i formaggi stagionati utilizzati nella fonduta tradizionale contengono meno lattosio rispetto ai formaggi freschi. Pertanto, le persone con una lieve intolleranza al lattosio potrebbero trovare tollerabile il consumo di fonduta, a patto di non esagerare con le porzioni.

4. Soluzioni alternative:
Se si ama la fonduta ma si ha una forte intolleranza al lattosio o si ha semplicemente paura di stare male, ci sono alcune strategie che possono aiutare:

  • Formaggi senza lattosio: Esistono formaggi specificamente prodotti senza lattosio che possono essere utilizzati per preparare una fonduta “amica” degli intolleranti.
  • Compresse di lattasi: Prodotti come LATTASI PLUS possono aiutare le persone con intolleranza al lattosio a digerire meglio il lattosio presente nel cibo. Assumendo una compressa prima del pasto, si fornisce al corpo l’enzima necessario per scomporre il lattosio, riducendo o eliminando i sintomi.

Se sei quindi intollerante al lattosio e vuoi goderti una buona fonduta di formaggio, è possibile farlo con una pianificazione accurata e alcune strategie preventive.

Compresse LATTASI PLUS per mangiare la fonduta in totale serenità

La fonduta di formaggio, con il suo sapore avvolgente e la sua consistenza cremosa, è uno dei piatti più amati da molti. Ma per chi soffre di intolleranza al lattosio, questo piacere gastronomico può diventare una fonte di preoccupazione.

Qui entrano in gioco le compresse LATTASI PLUS, che possono rappresentare un’ottima soluzione per chi desidera godersi la fonduta senza gli spiacevoli effetti collaterali dell’intolleranza al lattosio.

1. Come funzionano le compresse LATTASI PLUS?
Le compresse LATTASI PLUS contengono l’enzima lattasi, che è fondamentale per la decomposizione del lattosio presente nei prodotti lattiero-caseari. Questo enzima scompone il lattosio in zuccheri più semplici, che possono essere facilmente assorbiti e metabolizzati dall’organismo senza causare i tipici sintomi dell’intolleranza.

2. Come utilizzare le compresse con la fonduta?
Per godere appieno di una porzione di fonduta senza preoccupazioni, si consiglia di assumere una compressa di LATTASI PLUS poco prima di iniziare il pasto. Le compresse agiscono rapidamente, fornendo all’organismo l’enzima necessario per gestire il lattosio presente nella fonduta. E con una capacità di 15000 FCC per compressa, LATTASI PLUS è potente e efficace anche per i pasti con una quantità significativa di lattosio.

3. Una soluzione per ogni occasione:
Oltre alla fonduta, le compresse LATTASI PLUS possono essere un alleato prezioso in molte altre occasioni culinarie, dalle pizze ai dessert lattiero-caseari. La loro praticità d’uso e la rapida azione rendono possibile per chi è intollerante al lattosio di ampliare la propria gamma di scelte alimentari senza compromessi.

L’intolleranza al lattosio non deve significare rinunciare ai piaceri della tavola. Con strumenti come le compresse LATTASI PLUS, è possibile vivere momenti gastronomici di condivisione e gusto, come una deliziosa fonduta di formaggio, in totale serenità e senza paura delle conseguenze. In caso di dubbi, ti consigliamo sempre di consultare un professionista della salute.

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Burro anidro ed intolleranza al lattosio

Come si rapporta il burro anidro con l’intolleranza al lattosio? Contiene lattosio? Vediamo di capire meglio.

L’intolleranza al lattosio è una condizione comune che si verifica quando il corpo ha una scarsa produzione dell’enzima lattasi, rendendo difficile la digestione del lattosio, uno zucchero naturale presente nei prodotti lattiero-caseari. 

Le persone con questa condizione possono manifestare sintomi come gonfiore, crampi addominali, diarrea e nausea dopo aver consumato prodotti contenenti lattosio.

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Che cos'è il burro anidro?

Il burro anidro è simile al burro chiarificato o ghee. É un tipo di burro che è stato riscaldato e raffinato per rimuovere l’acqua, le proteine del latte e i solidi del latte. Questo procedimento lascia dietro di sé solo il grasso puro.

Il processo di chiarificazione inizia riscaldando il burro fino a quando non inizia a bollire. Man mano che il burro si scalda, l’acqua inizia a evaporare. Nel mentre le proteine del latte e i solidi del latte si separano dal grasso e si depositano sul fondo del contenitore. Questi solidi vengono quindi filtrati, lasciando il grasso puro o burro anidro.

Il burro anidro ha un punto di fumo più alto rispetto al burro normale. Questa caratteristica lo rende una scelta eccellente per la frittura e la cottura ad alte temperature. Inoltre, poiché l’acqua e i solidi del latte sono stati rimossi, il burro anidro è anche molto più stabile e meno suscettibile all’irrancidimento rispetto al burro normale. Può essere conservato a temperatura ambiente per lunghi periodi di tempo senza deteriorarsi.

Oltre al suo utilizzo in cucina, il burro anidro ha una lunga storia di utilizzo in varie tradizioni culturali e spirituali. Ad esempio, nel subcontinente indiano, il ghee (un tipo di burro anidro) è usato in varie cerimonie religiose e pratiche meditative.

Il burro anidro è quindi un grasso puro derivato dal burro che è stato riscaldato e raffinato per rimuovere l’acqua e i solidi del latte. Ha un punto di fumo più alto rispetto al burro normale. Ha inoltre una maggiore stabilità, rendendolo un’ottima scelta per la cottura e la conservazione a lungo termine.

Differenze tra burro anidro e burro chiarificato (ghee)

Il burro anidro e il burro chiarificato (o ghee) sono entrambi derivati dal burro, ma hanno differenze significative nel loro processo di produzione e nelle loro proprietà.
Ecco un approfondimento delle differenze principali:

Processo di Produzione: Il burro chiarificato è prodotto scaldando il burro finché l’acqua non evapora e i solidi del latte non si separano e precipitano. I solidi del latte vengono quindi rimossi, lasciando un grasso chiaro, o ghee. Al contrario, il burro anidro subisce un processo più intensivo in cui quasi tutti i solidi del latte e l’acqua sono rimossi, lasciando un grasso quasi puro.

Punto di Fumo: A causa del processo di raffinazione, sia il burro chiarificato che il burro anidro hanno punti di fumo più alti rispetto al burro comune, rendendoli adatti per la cottura ad alta temperatura. Tuttavia, il burro anidro, a causa del suo grado di purezza, ha un punto di fumo ancora più alto rispetto al ghee.

Sapore: Il burro chiarificato ha un sapore distintivo, leggermente nocciolato, dovuto alla caramellizzazione dei solidi del latte durante il processo di chiarificazione. Al contrario, il burro anidro ha un sapore più neutro a causa della rimozione quasi totale dei solidi del latte.

Contenuto di Lattosio: Sia il burro chiarificato che il burro anidro hanno un contenuto di lattosio molto basso a causa della rimozione dei solidi del latte. Tuttavia, potrebbero ancora essere presenti tracce di lattosio, quindi le persone con intolleranza al lattosio severa o allergia al latte dovrebbero fare attenzione.

Utilizzo: Il burro chiarificato è ampiamente utilizzato in varie cucine del mondo, come quella indiana, per il suo sapore unico e la sua resistenza al calore. Il burro anidro, con la sua stabilità e punto di fumo estremamente alto, trova più applicazione nell’industria alimentare, dove viene utilizzato per prodotti da forno e fritti, e in cucina professionale.

Sia il burro anidro che il burro chiarificato offrono opzioni versatili per la cottura ad alta temperatura e possono essere alternative valide per le persone con intolleranza al lattosio. Tuttavia, dovrebbero essere consumati con moderazione, data la loro alta concentrazione di grassi saturi.

Il burro anidro contiene lattosio?

Il burro anidro è un prodotto derivato dal burro in cui quasi tutti i solidi del latte e l’acqua sono stati rimossi. Questo processo di purificazione lascia quasi esclusivamente grasso puro, rendendo il burro anidro una scelta popolare per cotture ad alta temperatura e usi industriali.

Quando si tratta del contenuto di lattosio, è importante notare che il processo di produzione del burro anidro elimina gran parte dei solidi del latte, tra cui il lattosio. Di conseguenza, il burro anidro contiene quantità molto ridotte di lattosio rispetto al burro comune. Questa caratteristica fa in modo che sia spesso considerato adatto per la maggior parte delle persone con intolleranza al lattosio.

Nonostante il processo di purificazione, il burro anidro potrebbe ancora contenere tracce minime di lattosio. Per le persone con un’intolleranza al lattosio molto grave o una vera allergia al latte, anche queste piccole quantità potrebbero causare sintomi. Per queste persone, l’uso del burro anidro dovrebbe essere considerato solo dopo aver consultato un professionista della salute o un dietologo.

Inoltre, è importante ricordare che anche se il burro anidro contiene meno lattosio, rimane un grasso ad alto contenuto di calorie e di grassi saturi, e dovrebbe quindi essere consumato con moderazione nell’ambito di una dieta equilibrata.

Burro anidro e le compresse LATTASI PLUS

Nonostante il burro anidro contenga quantità molto ridotte di lattosio, ciò non significa necessariamente che sia completamente privo di lattosio. Per le persone con un’intolleranza al lattosio molto grave o una vera allergia al latte, anche queste piccole quantità potrebbero causare sintomi.

Ecco dove entrano in gioco le compresse LATTASI PLUS. Queste compresse contengono lattasi, l’enzima responsabile della scissione del lattosio in glucosio e galattosio, due zuccheri più semplici che possono essere facilmente assorbiti dall’organismo.

Le compresse LATTASI PLUS contengono 15.000 FCC di lattasi, che è una misura dell’attività enzimatica. Questa è una dose alta, studiata per aiutare a digerire efficacemente anche quantità notevoli di lattosio.

Quindi, anche se il burro anidro potrebbe contenere tracce di lattosio, l’assunzione di una compressa LATTASI PLUS prima di un pasto che include burro anidro può aiutare a prevenire i sintomi dell’intolleranza al lattosio, come gonfiore, gas e diarrea.

É inoltre importante ricordare che chi soffre di allergia al latte (una condizione diversa dall’intolleranza al lattosio) non dovrebbe assumere queste compresse come tentativo di consumare prodotti lattiero-caseari. Questo perchè l’allergia al latte può provocare reazioni anche alla presenza di proteine del latte, non solo al lattosio.

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Cucina Kosher ed intolleranza al lattosio

La cucina kosher riflette le regole alimentari dell’ebraismo. Queste leggi, conosciute come kashrut, determinano quali cibi possono essere consumati e come devono essere preparati e serviti.
Una delle regole fondamentali della cucina kosher è la separazione tra latticini e carne.

Ma come si intreccia questo concetto con l’intolleranza al lattosio? Scopriamolo insieme.

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Le leggi del kashrut: una breve panoramica

Cucina Kosher e intolleranza al lattosio

Il “kashrut” è l’insieme delle leggi alimentari ebraiche che determinano quali cibi possono essere consumati e come devono essere preparati e consumati affinché siano considerati “kosher” (adeguati o idonei). Queste leggi derivano principalmente dalla Torah, in particolare dal Levitico e dal Deuteronomio.

Nella cucina kosher, i cibi sono generalmente classificati in tre categorie:

  1. Latticini (Chalavi): Tutti i prodotti derivati dal latte.
  2. Carne (Basari): Carni di animali che ruminano e hanno gli zoccoli divisi, come bovini e ovini.
  3. Parve: Cibi neutri che non contengono né carne né latticini, come pesce, uova, frutta, verdura e cereali.

È proibito combinare carne e latticini nello stesso pasto, e c’è anche un periodo di attesa tra il consumo di questi due gruppi alimentari, che può variare da un’ora a sei ore, a seconda della tradizione.

Inoltre, la certificazione kosher è un processo che attesta che un determinato prodotto o ingrediente rispetta le norme alimentari dell’ebraismo. Queste norme derivano principalmente dai testi biblici e sono state ulteriormente definite e ampliate attraverso interpretazioni rabbiniche nel corso dei secoli.

La netta separazione tra latticini e carne nella cucina kosher può offrire vantaggi involontari a chi soffre di intolleranza al lattosio. Ecco perché:

  1. Facile identificazione dei prodotti lattiero-caseari: I prodotti kosher sono etichettati con precisione. Se un prodotto è contrassegnato come “Chalavi” o ha un simbolo di latticino, contiene prodotti lattiero-caseari. Questo rende più semplice per chi è intollerante al lattosio evitare prodotti con lattosio nascosto.

  2. Pasti “Parve” sono spesso privi di lattosio: Poiché i cibi classificati come “parve” non contengono carne o latticini, sono spesso adatti a chi è intollerante al lattosio. Tuttavia, è sempre importante leggere l’etichetta, poiché alcuni ingredienti potrebbero comunque contenere tracce di lattosio.

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Cucina Kosher: un'aiuto per chi ha l'intolleranza al lattosio?

La dieta kosher, un insieme di leggi alimentari dell’ebraismo, ha come pilastro fondamentale la separazione tra cibi a base di carne e cibi lattiero-caseari. Queste regole, nate da principi religiosi e culturali, possono inaspettatamente venire in soccorso di chi soffre di intolleranza al lattosio. Ecco perché:

Separazione chiara e distintiva:
La divisione tra alimenti contenenti carne e quelli lattiero-caseari nella cucina kosher rende molto più semplice per chi è intollerante al lattosio identificare e separare i cibi che potrebbero causare problemi. Questa separazione è tanto rigida che spesso anche le stoviglie e gli utensili usati per preparare e consumare questi cibi sono distinti.

Etichettatura precisa:
I prodotti kosher sono etichettati con estrema precisione per garantire che siano conformi alle leggi del kashrut. Ciò significa che i prodotti marcati come lattiero-caseari (“Chalavi” o simboli simili) contengono effettivamente ingredienti derivati dal latte. Questa chiarezza può essere di grande aiuto quando si cerca di evitare il lattosio.

Minore probabilità di contaminazione incrociata:
Poiché le regole kosher richiedono che carne e latticini non siano mai mescolati, vi è un minore rischio di contaminazione incrociata in cucine che seguono questi principi. Questo può ridurre la probabilità che una persona con intolleranza al lattosio consumi involontariamente alimenti contenenti lattosio.

Flessibilità dei pasti “Parve”:
La categoria “Parve” della dieta kosher comprende alimenti neutri, come frutta, verdura, pesce, e cereali. Sono alimenti che di norma non contengono né carne né lattosio. Ciò significa che i pasti “Parve” sono spesso adatti a chi è intollerante al lattosio, offrendo un’opzione sicura per una varietà di pasti.

Sebbene le leggi del kashrut non siano state create con l’obiettivo di aiutare chi ha intolleranza al lattosio, la loro struttura e rigore offrono certamente dei benefici involontari. La chiara separazione tra alimenti, unita all’etichettatura accurata e alla prevenzione della contaminazione incrociata, rende la dieta kosher un ambiente amichevole per chi deve evitare il lattosio. Con la dovuta attenzione e consapevolezza, chi segue una dieta kosher può gestire efficacemente la propria intolleranza al lattosio, rendendo ogni pasto non solo un momento di condivisione religiosa e culturale, ma anche di benessere fisico.

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Piatti Kosher senza lattosio

La cucina kosher si presta in modo naturale ad accogliere coloro che hanno intolleranza al lattosio, dato che una delle sue regole fondamentali è la separazione tra carne e latticini. Mentre ci sono molti piatti kosher a base di carne o parve (neutro, cioè senza carne o latticini) che non contengono lattosio, è importante ricordare che non tutti i cibi parve sono privi di lattosio. 

Di seguito, vediamo alcuni piatti kosher tradizionali e comuni che sono naturalmente privi di lattosio:

Gefilte fish: Tradizionalmente servito durante le festività ebraiche, è una pietanza a base di pesce macinato, spesso carpa o luccio, mescolato con cipolle, uova e pane grattugiato o matzah, e cotto in brodo.

Cholent: Uno stufato sabbatico a cottura lenta che contiene carne, patate, fagioli e orzo. Essendo un piatto a base di carne, non contiene latticini.

Brisket: Un taglio di carne di manzo cotto lentamente fino a diventare tenero. Può essere preparato in diversi modi, ma molte ricette tradizionali sono naturalmente prive di lattosio.

Matzah ball soup: Una zuppa di pollo chiara con polpette di matzah. Le polpette sono fatte di farina di matzah, uova, acqua e grasso (spesso schmaltz, grasso di pollo).

Shakshuka: Una pietanza a base di uova cotte in un sugo di pomodoro piccante. Originaria del Nord Africa, è diventata popolare in Israele e in molte cucine ebraiche di tutto il mondo.

Falafel: Polpette fritte a base di ceci o fave macinati, arricchite con erbe e spezie. Sono spesso servite in pita con insalata e tahini.

Borscht: Una zuppa fredda a base di barbabietola. Esistono molte varianti, alcune delle quali possono contenere panna acida (latticini), ma è facile trovare o preparare versioni senza lattosio.

Tzimmes: Uno stufato dolce a base di carote, prugne secche e a volte carne di manzo, tradizionalmente servito durante Rosh Hashanah.

Questi sono solo alcuni esempi di piatti kosher tradizionalmente privi di lattosio. Se si segue una dieta kosher e si ha un’intolleranza al lattosio, è possibile godere di una vasta gamma di cibi deliziosi senza preoccuparsi delle reazioni avverse. E per quei momenti in cui si desidera gustare un piatto che normalmente contiene lattosio, le compresse LATTASI PLUS possono offrire una soluzione per aiutare a digerire il lattosio presente nel cibo.

Compresse LATTASI PLUS: un alleato anche nella cucina kosher

La cucina kosher, con le sue regole precise e rigorose sulla separazione dei cibi, può essere un terreno fertile per chi ha l’intolleranza al lattosio. Tuttavia, per coloro che desiderano concedersi qualche eccezione o hanno bisogno di una soluzione pratica in situazioni impreviste, le compresse LATTASI PLUS possono rappresentare una risorsa preziosa. Ecco perché:

Integrazione Pratica
Mentre le regole kosher sono chiare sulla separazione tra carne e latticini, ci possono essere occasioni in cui una persona può voler gustare un prodotto lattiero-caseario che potrebbe non essere certificato come “senza lattosio”. In questi casi, una compressa di LATTASI PLUS può aiutare a digerire il lattosio contenuto nel prodotto, permettendo di consumarlo senza preoccupazioni e senza sintomi.

Prevenzione in situazioni di incertezza:
Anche se la maggior parte dei prodotti kosher sono etichettati con precisione, ci potrebbero essere situazioni in cui l’origine di un ingrediente non è chiara o in cui la presenza di lattosio è in dubbio. In questi scenari, assumere una compressa di LATTASI PLUS come precauzione può aiutare a evitare spiacevoli effetti collaterali.

Estendere la varietà alimentare
Per coloro che seguono una dieta kosher e sono intolleranti al lattosio, la scelta di alimenti può sembrare limitata. Tuttavia, con l’aiuto di LATTASI PLUS, possono sentirsi più liberi di sperimentare e ampliare la loro gamma di scelte alimentari, senza il timore di reazioni avverse.

Facilità di utilizzo
La praticità delle compresse LATTASI PLUS le rende facilmente trasportabili e utilizzabili in qualsiasi momento. Ciò significa che possono essere portate in sinagoga, a cene kosher con amici o in qualsiasi altro luogo in cui si consumano cibi kosher.

Un ponte tra tradizione e modernità
La dieta kosher ha radici profonde e antiche, ma ciò non significa che non possa beneficiare delle soluzioni moderne. LATTASI PLUS rappresenta un modo per onorare le tradizioni alimentari mantenendo al contempo una buona salute digestiva.

Le compresse LATTASI PLUS possono rappresentare un valido supporto per chi segue una dieta kosher e soffre di intolleranza al lattosio. Consentono una maggiore flessibilità e sicurezza nella scelta degli alimenti, garantendo al contempo il rispetto delle norme religiose e culturali. Un perfetto equilibrio tra antico e moderno.

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La Nutella contiene lattosio?

La Nutella è uno degli spalmabili al cioccolato più amati al mondo. La sua dolcezza e la sua consistenza cremosa la rendono un ingrediente perfetto per toast, crêpes, dolci e, per alcuni, perfino da gustare direttamente dal barattolo!

Se sei intollerante al lattosio o semplicemente cerchi di limitarne l’assunzione, potresti chiederti: la Nutella contiene lattosio?

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Gli ingredienti della Nutella

Cosa c’è dietro quella consistenza e quel sapore irresistibile? Ecco un’analisi dettagliata degli ingredienti chiave:

Zucchero:
L’ingrediente principale della Nutella è lo zucchero. Conferisce dolcezza al prodotto e contribuisce alla sua struttura complessiva. È importante notare che una quantità eccessiva di zucchero nella dieta quotidiana può influenzare negativamente la salute.

Olio di palma:
Questo olio vegetale è ciò che dà alla Nutella la sua consistenza liscia e spalmabile. L’olio di palma è stato oggetto di dibattito sia per le sue implicazioni sulla salute (a causa del suo contenuto di grassi saturi) sia per le sue implicazioni ambientali legate alla deforestazione.

Nocciole:
Le nocciole sono fondamentali per conferire alla Nutella il suo sapore distintivo di nocciola. Offrono anche benefici nutrizionali grazie alle vitamine, ai minerali e agli acidi grassi sani che contengono.

Cacao magro:
Il cacao magro aggiunge un sapore di cioccolato profondo e ricco. È essenzialmente cacao dal quale è stata rimossa la maggior parte del burro di cacao.

Latte scremato in polvere:
Questo ingrediente conferisce un sapore leggermente lattiero alla Nutella e contribuisce alla sua cremosità. È anche la principale fonte di lattosio nella crema spalmabile.

Siero di latte in polvere:
Il siero di latte in polvere, un sottoprodotto della produzione del formaggio, è un altro ingrediente lattiero presente nella Nutella.

Lecitina di soia:
Si tratta di un emulsionante che aiuta a mantenere stabile la miscela di grassi e acqua nella crema, evitando che gli ingredienti si separino.

Vanillina:
È un aroma artificiale che imita il sapore della vaniglia. È utilizzato per arricchire ulteriormente il profilo aromatizzato della Nutella.

Conoscere gli ingredienti di un prodotto può aiutarti a fare scelte consapevoli in base alle tue esigenze dietetiche e ai tuoi valori personali. La Nutella, con la sua miscela di zucchero, nocciole, cacao e latte, è sicuramente un piacere indulgente. Tuttavia, come per tutti gli alimenti, è importante consumarla con moderazione nell’ambito di una dieta equilibrata.

Il lattosio nella Nutella

Il lattosio è uno zucchero presente nel latte e nei prodotti lattiero-caseari. Per molte persone con intolleranza al lattosio, è essenziale conoscere la presenza di questo zucchero negli alimenti che consumano, poiché può causare sintomi spiacevoli.

La Nutella, la famosa crema spalmabile al cioccolato e nocciole, contiene alcuni ingredienti derivati dal latte che sono potenziali fonti di lattosio. In particolare:

Latte scremato in polvere:
Questo è uno degli ingredienti principali utilizzati nella produzione della Nutella e rappresenta la maggiore fonte di lattosio nel prodotto. La quantità esatta di lattosio può variare a seconda della formulazione specifica e del paese di produzione, ma è certo che esso sia presente.

Siero di latte in polvere:
Anche il siero di latte in polvere contiene lattosio, sebbene in quantità inferiori rispetto al latte intero o scremato. Anche se la sua presenza nella Nutella non è predominante come il latte scremato in polvere, contribuisce comunque al contenuto complessivo di lattosio.

Per le persone con intolleranza al lattosio, consumare prodotti con latte scremato in polvere o siero di latte può causare sintomi come gonfiore, gas, diarrea, crampi e dolore addominale. Pertanto, è importante leggere attentamente l’etichetta degli ingredienti prima di consumare qualsiasi alimento.

La concentrazione di lattosio in prodotti come la Nutella potrebbe non essere sufficientemente elevata da scatenare sintomi in tutti coloro che sono intolleranti. Ciò dipende dalla gravità dell’intolleranza di ciascun individuo. Alcune persone potrebbero essere in grado di tollerare piccole quantità di lattosio senza problemi, mentre altre potrebbero reagire anche a piccolissime dosi. 

Se sospetti di essere intollerante al lattosio e ami la Nutella, potrebbe essere una buona idea consumare la crema spalmabile in piccole quantità per vedere come reagisce il tuo corpo.

In alternativa, potresti considerare l’assunzione di integratori di lattasi, come le compresse LATTASI PLUS, prima di consumare prodotti contenenti lattosio. Questi integratori naturali forniscono l’enzima necessario per scindere il lattosio e possono aiutare a prevenire i sintomi associati all’intolleranza.

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Nutella senza lattosio? Crema di cioccolato!

Per chi ha scoperto di essere ufficialmente intollerante al lattosio, la questione si complica. La Nutella, infatti, contiene siero e latte scremato in polvere, entrambe fonti di lattosio. Ma non temere! Esistono alternative deliziose e adatte anche a chi deve evitare il lattosio.

Se ami la Nutella ma sei intollerante al lattosio, non devi rinunciare al piacere di una deliziosa crema spalmabile. Esistono molte alternative sul mercato che non contengono lattosio:

Creme a base di cioccolato fondente:
Il cioccolato fondente contiene minori quantità di lattosio rispetto al cioccolato al latte, e molte creme spalmabili a base di cioccolato fondente sono completamente prive di lattosio. Per citare un esempio, esiste sul mercato una Nutella senza lattosio della Eurospin, l’hai già provata?

Creme biologiche o vegane:
Grazie alla crescente domanda di prodotti senza lattosio e vegani, molti produttori hanno sviluppato creme spalmabili senza ingredienti di origine animale e, quindi, senza lattosio.

Fai-da-te:
Se preferisci sapere esattamente cosa mangi, puoi preparare la tua crema di cioccolato a casa. Esistono molte ricette online che utilizzano ingredienti come nocciole, cioccolato fondente, olio di cocco e sciroppo d’agave o miele come dolcificante.

Cosa significa per chi è intollerante al lattosio?

Essere intolleranti al lattosio significa avere una ridotta capacità di digerire e assorbire il lattosio, uno zucchero presente nel latte e nei prodotti lattiero-caseari. Questa condizione può risultare da una carenza di un enzima chiamato lattasi, prodotto nell’intestino tenue, che scinde il lattosio in due zuccheri più semplici (glucosio e galattosio) che possono essere facilmente assorbiti.

Ecco cosa comporta l’intolleranza al lattosio quando si consumano prodotti come la Nutella:

Sintomi Digestivi:
Dopo aver consumato un prodotto che contiene lattosio, una persona intollerante potrebbe sperimentare vari sintomi digestivi entro poche ore. Questi includono gonfiore, crampi addominali, gas, diarrea e, talvolta, nausea e vomito.

Variazione nella Reattività:
La quantità di lattosio che può causare sintomi varia da persona a persona. Mentre alcune persone potrebbero avere sintomi evidenti anche con piccole quantità di lattosio, altre potrebbero tollerare dosi moderate senza alcun disagio.

Risposta Individualizzata alla Nutella:
Poiché la Nutella contiene ingredienti lattiero-caseari, chi è sensibile al lattosio potrebbe sperimentare sintomi dopo averla consumata. Tuttavia, dato che la concentrazione di lattosio nella Nutella non è altissima, alcune persone potrebbero essere in grado di consumarla senza problemi. Ciò detto, è sempre meglio fare attenzione e iniziare con piccole quantità se si vuole testare la propria reazione.

Gestione attraverso gli Integratori:
Gli integratori di lattasi, come le compresse LATTASI PLUS, possono essere un’opzione per coloro che desiderano consumare prodotti contenenti lattosio senza sperimentare sintomi. L’enzima lattasi aiuta a scindere il lattosio, rendendolo più facile da digerire e da assorbire.

Consiglio Pratico:
Se sei intollerante al lattosio e desideri consumare Nutella o altri prodotti simili, considera l’idea di tenere un diario alimentare. Questo ti permetterà di monitorare i tuoi sintomi in relazione agli alimenti che consumi e di determinare se la Nutella è adatta a te. In ogni caso, è sempre una buona idea consultare un medico o un nutrizionista prima di apportare modifiche significative alla propria dieta.

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Compresse LATTASI PLUS: un alleato per gli amanti della Nutella

La Nutella, con il suo gusto inconfondibile e la sua  cremosità, ha conquistato i palati di grandi e piccini in tutto il mondo. Ma per chi è intollerante al lattosio, assaporare questa delizia potrebbe rappresentare un problema. Fortunatamente, grazie alle compresse LATTASI PLUS, potrebbe esserci una soluzione.

Ecco come le compresse LATTASI PLUS possono tornare utili:

Le compresse LATTASI PLUS contengono l’enzima lattasi, che aiuta a scindere il lattosio in due zuccheri più semplici, il glucosio e il galattosio, facilitandone la digestione. Prendendo una compressa poco prima o durante il consumo di un prodotto lattiero-caseario, come la Nutella, si può aiutare l’organismo a gestire meglio il lattosio contenuto.

Grazie all’aiuto delle compresse LATTASI PLUS, gli amanti della Nutella intolleranti al lattosio possono quindi godersi la loro crema spalmabile preferita senza temere i sintomi spiacevoli tipici dell’intolleranza.

La quantità di enzima lattasi necessaria per digerire al meglio il lattosio può variare da individuo a individuo: alcune persone potrebbero avere bisogno di più enzima rispetto ad altre. E’ proprio per questo che ogni singola compressa contiene una dose ideale per digerire un pasto completo quindi con una sola compressa ci si può godere una dose moderata di Nutella.

Se la Nutella è uno di quei piaceri a cui non vuoi rinunciare, ma l’intolleranza al lattosio ti ha sempre fatto pensare due volte prima di spalmarla sul pane, le compresse LATTASI PLUS potrebbero essere il tuo nuovo migliore amico.

Come sempre, suggeriamo di consultare un medico o un esperto di nutrizione prima di apportare modifiche alla propria dieta o regime di supplementazione.

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Come fare un diario alimentare

Il diario alimentare è uno strumento prezioso per chiunque voglia avere un quadro chiaro delle proprie abitudini alimentari. Può essere utilizzato per monitorare l’assunzione di cibo, identificare eventuali intolleranze o semplicemente per avere una consapevolezza maggiore di ciò che si mangia. Ecco come creare un diario alimentare efficace.

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Perché tenere un diario alimentare?

Un diario alimentare aiuta a:

  1. Monitorare l’assunzione giornaliera di cibi e bevande.
  2. Riconoscere eventuali abitudini alimentari malsane.
  3. Identificare cibi o bevande che potrebbero causare intolleranze o allergie.
  4. Stabilire una correlazione tra dieta e stato d’animo o energia.
  5. Assicurarsi un’assunzione equilibrata di macro e micronutrienti.

Come iniziare

1. Scegliere il formato:
Puoi optare per un diario cartaceo, un’app specifica per smartphone o un semplice documento su computer.

2. Registra tutto:
Ogni pasto, spuntino, bevanda o qualsiasi cosa tu consumi durante il giorno dovrebbe essere registrato.

3. Sii preciso:
Invece di scrivere “un po’ di pasta”, indica la quantità esatta, ad esempio “100 grammi di pasta”.

4. Note sull’orario:
Oltre a ciò che mangi, registra anche l’orario in cui lo fai. Ciò ti aiuterà a identificare eventuali momenti della giornata in cui tendi a mangiare di più o meno.

Aggiungi dettagli

1. Luogo e situazione:
Dove ti trovi quando mangi? Stai guardando la TV, lavorando o mangiando con amici?

2. Stato d’animo:
Eri felice, triste, stressato o annoiato quando hai mangiato?

3. Sensazioni fisiche:
Dopo aver mangiato, ti sei sentito sazio, ancora affamato, gonfio, ecc.?

Revisione e analisi del diario alimentare

Dopo aver tenuto il diario per una settimana o più, dedica del tempo per analizzare le tue note. Cerca modelli nei tuoi comportamenti alimentari, momenti della giornata in cui mangi di più, cibi che ti fanno sentire bene o male e così via.

I consigli per la costanza che ti diamo sono i seguenti:

Imposta promemoria:
Se usi un’app, puoi impostare promemoria per ricordarti di registrare i pasti.

Rendi visibile il tuo diario:
Se stai usando un diario cartaceo, tienilo in un posto dove lo vedi spesso.

Sii onesto:
Il diario alimentare è uno strumento per te, non per giudicarti. Sii onesto con te stesso per trarne il massimo beneficio.

Scoprire di essere intolleranti al lattosio grazie ad un diario alimentare

Il lattosio è uno zucchero presente nel latte e in molti derivati lattiero-caseari. L’intolleranza al lattosio si verifica quando il corpo non produce abbastanza dell’enzima chiamato lattasi, necessario per digerire il lattosio. I sintomi dell’intolleranza al lattosio possono variare da lievi a gravi e includono gonfiore, diarrea, crampi addominali e gas. Ma come può un diario alimentare aiutare a scoprire questa intolleranza?

Osservare i sintomi ricorrenti
Mantenendo un diario alimentare dettagliato, è possibile notare una correlazione tra il consumo di prodotti lattiero-caseari e l’insorgenza di sintomi. Ad esempio, se ogni volta che consumi latte o yogurt hai problemi digestivi entro poche ore, potresti sospettare dell’intolleranza al lattosio.

Identificare prodotti “nascosti”
Molti alimenti trasformati contengono lattosio senza che ce ne rendiamo conto. Questi possono includere pane, biscotti, cioccolata, salse e molti altri. Grazie al diario alimentare, potrai identificare questi prodotti e osservare se la loro assunzione corrisponde all’insorgenza di sintomi.

Correlare i sintomi con il cibo
Annotando non solo ciò che mangi, ma anche come ti senti dopo aver mangiato, potrai stabilire una chiara correlazione tra specifici alimenti e sintomi. Se ogni volta che mangi qualcosa con lattosio ti senti male, questo potrebbe essere un forte indicatore di intolleranza.

Consultare un esperto
Dopo aver tenuto un diario alimentare per un po’ di tempo e aver notato delle correlazioni, è importante consultare un medico o un nutrizionista. Essi potranno eseguire ulteriori test per confermare l’intolleranza e consigliarti su come gestirla al meglio.

Modificare la dieta
Una volta identificata l’intolleranza, il diario alimentare può diventare uno strumento ancora più prezioso. Puoi usarlo per pianificare i tuoi pasti, evitando cibi ricchi di lattosio e sostituendoli con alternative sicure.

Il diario alimentare non è solo uno strumento per monitorare le calorie o le abitudini alimentari. Può diventare un vero e proprio alleato nella scoperta di intolleranze o allergie alimentari, come quella al lattosio. Attraverso l’osservazione e l’analisi, è possibile migliorare significativamente la qualità della propria vita, evitando cibi che causano malessere e scegliendo alternative più adatte alle proprie esigenze.

Credo di essere intollerante al lattosio...e ora?

Se, seguendo un diario alimentare, hai notato una correlazione tra l’assunzione di lattosio e l’insorgere di sintomi fastidiosi come gonfiore, diarrea o dolori addominali, potresti effettivamente essere intollerante al lattosio. Ecco cosa potresti fare per confermare i tuoi sospetti e gestire i tuoi sintomi.

Fai un test del respiro (Breath Test)
Il primo passo quando si sospetta un’intolleranza al lattosio è effettuare un test del respiro (breath test). Questo test non invasivo consiste nell’assumere una bevanda contenente lattosio e poi fornire campioni di aria espirata a intervalli regolari. Se l’organismo non è in grado di digerire il lattosio correttamente, l’aria espirata conterrà una quantità elevata di idrogeno, segnalando la presenza dell’intolleranza. Questo test è molto affidabile e può essere eseguito sotto la supervisione di un medico.

Prova le compresse LATTASI PLUS
Se il test del respiro conferma la tua intolleranza al lattosio, potresti provare a gestire i tuoi sintomi con l’aiuto delle compresse LATTASI PLUS. Queste compresse contengono l’enzima lattasi in quantità ottimali, che aiuta a scomporre il lattosio e facilitare la sua digestione.

Prendendo una compressa di LATTASI PLUS prima di un pasto contenente lattosio, potresti essere in grado di ridurre o eliminare i tuoi sintomi. Questo ti permetterebbe di continuare a goderti i tuoi cibi preferiti senza doverli eliminare completamente dalla tua dieta.

Monitora i tuoi sintomi
Continua a tenere il diario alimentare anche mentre prendi le compresse LATTASI PLUS. Questo ti permetterà di capire se le compresse stanno effettivamente aiutando a gestire i tuoi sintomi. Se noti un miglioramento, potrebbe essere una buona idea continuare a utilizzare le compresse quando consumi lattosio.

Sospettare di essere intolleranti al lattosio può creare ansia e incertezza, ma ci sono strumenti e strategie che possono aiutarti a capire e gestire la tua condizione.

Un test del respiro e le compresse LATTASI PLUS potrebbero essere i tuoi alleati in questo percorso. Come sempre, in caso di dubbi o per ricevere consigli più specifici, rivolgiti al tuo medico o a un nutrizionista.